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1235 Hunni | Hy̆las 1236 |
χαμαί, a (in) terra, al suolo, humi iacēre, Cic.: stratus humi, Liv.: prosternere alqm humi, Verg. e Ov.: contr. sublime (nell’aria), p. es. Theodori nihil interest, humine an sublime putescat, Cic.: humum, sul suolo, a terra (con movimento verso), fusus humum, Verg.: humo, α) dal suolo, da terra, surgere, Ov. β) a terra, per terra, sedēre, Ov. γ) in terra, al suolo (moto), Ov. II) (poet.) meton., terreno == contrada, paese, terra, territorio, humus Punica, humus Pontica, Ov.
Hunni, ōrum, m., Unni, popolo selvaggio dell’Asia, i quali nel 375 d. C. in orde numerosissime, attraversata la Palude Meotica, scacciarono i Goti dalle loro sedi sulle coste settentrionali del Ponto.
hy̆ăcinthĭnus, a, um (ὑακίνϑινος), di giacinto, flos, giacinto degli antichi, non il nostro (V. 2. hyacinthus), Catull.: lilia, Ov.
1. Hy̆ăcinthŭs (ovv. -ŏs), i, m. (Ὑάκινϑος), Giacinto, giovane spartano, amato da Apollo, ma da lui pure ucciso suo malgrado, perchè Zefiro, rivale di Apollo, per gelosia fece sì che il disco scagliato da lui cadesse sul capo del bel giovane, onde dal suo sangue, secondo la mitologia, nacque il fiore giacinto (V. 2. hyacinthus); nelle striscie delle foglie di quel fiore leggevansi le lettere ΑΙ ΑΙ come lamenti di Apollo, ovv. la lett. Υ come iniziale del nome di Giacinto. — Deriv.: Hy̆ăcinthĭa, ōrum, n. (Ὑακίνϑια), festa di Giacinto, che durava 3 giorni, cui i Lacedemoni celebravano ogni anno in onore di Giacinto; nel primo giorno si offrivano sacrifizi agli eroi ed ai morti, negli altri due, si celebravano processioni e giuochi in onore di Apollo.
2. hy̆ăcinthŭs, i, m. (ὑάκινϑος), fiore (cfr. 1. Hyacinthus), fiore giacinto, degli antichi (non il nostro), corrispondente alla nostra aquilegia, latino puro vaccinium, Verg., Plin. ed a.
hy̆ădes, dum, acc. das, f. (ὑάδες == le pioventi), Iadi, sette stelle che formano la testa della costellazione del toro, il cui levarsi dal 7 al 21 maggio era generalm. indizio di pioggia, pluviae, Verg. Aen. 8, 516: e tristes, Hor. carm. 1, 3, 14. — Secondo la favola, figlie di Atlante e sorelle (secondo altri figlie) di Iade, sorelle pure delle Pleiadi, Ov. fast. 5, 164 e sgg. Gli antichi Romani derivavano la parola da ὗς, maiale, e la traducevano con suculae, del che si beffa Cicerone (de nat. deor. 2, 111), che deriva giustam. la parola da ὕειν (piovere), Ov., Plin. ed a.
hy̆aena, ae, f. (ὕαινα), iena.
hy̆ălus, i, m. (ὕαλος), vetro (lat. puro vitrum), color hyali, color verde, vitreo, Verg. ge. 4, 335.
Hy̆antes, tum, acc. tas, m. (Ὕαντες), antico popolo pelasgico della Beozia. — Deriv.: A) Hy̆antēus, a, um, ianteo, poet. == beotico, di Beozia. B) Hy̆antĭus, a, um (Ὕάντιος), ianteo, poet. == beotico. — Sost., Hyantius, ii, m., Ianzio o Beota, di Atteone, nipote del re Cadmo.
Hy̆as, antis, m. (Ὕας), Zante, figlio di Atlante e fratello (secondo altri, padre), delle Iadi (Hyades); sidus Hyantis, le Iadi, Ov. fast. 5, 734: acc. Hyan, Ov. fast. 5, 179.
hybern..., V. hibern...
Hȳbla, ae, f., e Hȳblē, ēs, f. (Ὕβλα), Ibla, I) monte della Sicilia, abbondante di fiori per le api. — Deriv.: Hȳblaeus, a, um, Ibleo. II) nome di 3 città della Sicilia (parva, major e minor), donde Hȳblenses, ium, m., Iblesi, abitanti di Ibla.
hy̆brĭda, V. hibrida.
Hy̆daspēs, pis, acc. pen, m. (Ὑδάσπης), Idaspe, fiume dell’India che sbocca nell’Indo, oggi Behut ovv. Djelun.
hydra, ae, f. (ὕδρα), I) idra, serpente acquatico, mostro della mitologia, come quella che nell’inferno ha 50 gole, in Verg. Aen. 6, 576: ma partic. hydra Lernaea e semplic. hydra, serpente a 4 teste del lago di Lerna (V. Lerna), cui Ercole uccise, Lucr. 5, 27. Hor. carm. 4, 4, 61: quindi fig., videto, ne hydra sit tibi et pellis (cioè il più agevole, il più facile), Hercules autem (il più difficile, il più importante) relinquatur, Cic. de or. 2, 71: Lernaeas pugnet ad hydras == sobbarcarsi a gravissemi pericoli, Prop. 2, 24, 25. II) nome proprio, Hydra, A) idra Lernea, come madre di Cerbero, Cic. poët. Tusc. 2, 22. B) Idra, costellazione detta altrim. Anguis, Cic. poët. de nat. deor. 2, 114.
hydraulēs, ae, m. (ὑδραύλης), organista, Plin. ep. ed a.
hydraulĭcus, a, um (ὑδραυλικός), idraulico, organa, organi ad acqua, Plin. e Suet.
hydraulus, i, m. (ὕδραυλος), organo ad acqua, Cic. e Plin.
hydrĭa, ae, f. (ὑδρία), vaso da acqua, quindi brocca, urna in genere (lat. puro urna: in Cic. solamente trattandosi di cose greche), argentea, grandis, Cic.: per estrarre a sorte, in hydriam sortes conicere, Cic.
hydrŏchŏus, i, m. (ὑδροχόος, versatore d’acqua), acquario (segno dello zodiaco), Catull. 66, 94.
hydrōpĭcus, a, um (ὑδροπικός), idropico, infermo d’idropisia, Hor. ep. 1, 2, 34.
hydrops, drōpis, acc. dropem e dropa, m. (ὕδρωψ), idropisia, Cels. e Hor.
Hydruntum, V. 2. Hydrus.
1. hydrus, i, m. (ὕδρος), serpente d’acqua, idra; nei poeti anche per significare «serpente» in genere, Plin., Verg. ed a.: come attributo deî capelli delle Furie e di Medusa, Verg. e Ov.
2. Hydrūs, drūntis, f. (Ὑδροῦς) e latin. Hydrūntum, i, n., città sulla costa orientale della Calabria; oggi Otranto. — Hydrus mons (m.), monte vicino a questa città.
hy̆ems, hy̆ĕmālis etc., V. hiems etc.
Hy̆gīa, ae, f. (ὑγεία, accorc. da ὑγίεια), Igia, dea della salute.
Hȳlaeus, i, m. (Ὑλαῖος, abitante delle selve), Ileo, Centauro, ucciso da Atalanta, nel mentre egli le tendeva insidie e le feriva gravemente, per gelosia, con una clava l’amante Milanione. — Deriv.: Hȳlaeus, a, um, ileo, di Ileo.
Hy̆lās, ae, m. (Ὕλας), Ila, figlio di Teodamante, amico di Ercole, compagno di luî nella spedizione degli Argonauti. Nella Mi-