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captivos reddendos in senatu non censuit, Cic.: plerique censebant, ut noctu iter facerent, Caes.: col solo acc., deditionem, eruptionem, Caes. b) part. t. t. per le decisioni del Senato (come jubere per quelle del popolo), decretare, ordinare, quae patres censuerunt, vos jubete, Liv.: senatus censuit, uti etc., Caes.: S. P. Q. R. verbis nuntient velle et censere, eos ab armis discedere, Sall.: bellum Samnitibus patres censuerunt, Liv.: e così censere alci alqd (aram, triumphi insignia etc.), accordare, aggiudicare, Tac.

censor, oris, m. (censeo), censore, I) propr., plur. censores, i Censori, la più alta magistratura romana, composta di due persone, che originariamente si eleggevano per 5 anni, più tardi per solo un anno e mezzo (in orig. patrizii ambidue, poscia uno plebeo, talora anche tutti e due): erano incaricati del census (V.) e anche di sorvegliare sul contegno dei cittadini nella vita pubblica e privata, sugli affitti e usufrutti e sulle rendite dello Stato, sulle costruzioni e imposizioni pubbliche e sul darle a cottimo, come pure sul pubblico erario, Cic. ed a. II) severo giudice dei costumi, biasimatore. critico, censore, Cic. e Hor.

censorius, a, um (censor), I) riguardante, pertinente al censore, censorio, talora anche riguardante la censura dei costumi, tabulae, i registri dei censori, Cic.: lex, il pubblico contratto d’appalto delle costruzioni o delle rendite dello Stato, Cic. (altrimenti anche locatio c., Cic.), talora anche l’ordinanza dei Censori (sulla partizione del popolo, la dichiarazione degli averi, le pubbliche costruzioni ecc.), Cic.: animadversic, Cic.: nota, Liv.: opus, azione, fallo che incorre nella punizione del Censore, Cic. e Suet.: homo, che è stato censore, Cic. II) trasl., che esamina rigorosamente, che critica, versus censoria quadam virgula notare, Quint. 1, 4, 3.

censura, ae, f. (censor), I) ufficio, carica del censore, censura, c. tristis, Liv.: post censuram, Liv.: censuram agere, Ov.: gerere, Suet. II) trasl.: a) esame rigoroso, giudizio, vivorum, Vell. 2, 36, 3. b) pregn., diritto di biasimar severamente, censuram longa senecta dabat, Ov fast. 5, 70.

census, ūs, m. (censeo), I) valutazione e registrazione degli averi e condizione civile di ciascun cittadino romano, censo, censum habere, Cic., o agere, Suet., fare il censo: esse censui censendo etc., V. censeo (nº I, A, 2, a): censu prohibere, Cic.: o excludere, Liv.: impedire ad uno di essere registrato nella lista dei cittadini, escluderlo: habere censum hominum, imprendere il censimento, la numerazione dei cittadini, Caes. II) meton.: A) registro, o ruolo dei cittadini e del censo, Cic. ed a. B) averi da dichiararsi o dichiarati nel censo, censo, 1) propr.: census senatorius, di un senatore (non meno di 800,000 sesterzi), Suet.: c. equester, di un cavaliere (non meno di 400,000 sesterzi), Suet. 2) trasl., generic., sostanze, ricchezza, averi, possessi, censo, homo sine censu, Cic.: homo tenui censu, Hor.: census partus per vulnera (in guerra, militando), Ov.: dat census honores, Ov.

centaureum e sium, i, n. (κενταύρειον e-tauptov), erba centaurea, Lucr., Verg. e Plin.

Centaureus, a, um, V. Centaurus nº I.

Centaurus, i, m. (Κένταυρος), I) Centauro, plur.: Centauri, -ōrum, Centuri, popolo rozzo che viveva nella Tessaglia, nei boschi e sui monti, dando a cavallo la caccia ai tori; avevano costumi feroci e appetiti animaleschi: secondo il mito, mostri biformi (uomini di sopra e di sotto cavalli), figli di Issione e di una nuvola posta da Giove in luogo di Giunone (perciò nubigenae), famosi sopratutto per il combattimento coi Lapiti, occasionato nelle nozze di Piritoo da un’offesa che essi fecero alla sposa, essendo ubbriachi, e finito colla loro totale sconfitta. C. nobilis Chiron (V.), Hor. epod. 13, 11.- Deriv.: Centaureus, a, um (KevTaúpetos), centaurico, dei Centauri. II) trasl.: A) costellazione del Sud, Cic. Arat. 203. B) nome di una nave (epperò, a cagione di navis, fem.), magna, ingens, Verg. Aen. 5, 122 e 10, 195.

centenus, a, um (centum), sing., che è in numero di cento, arbor (cento remi), Verg. II) plur., come num. distrib, centeni, ae, a, gen., centenûm, a cento a cento, Cic. ed a.

centesimus, a, um, num. ord. (centum), centesimo, pars, Plaut.: lux ab interitu, Cic.: sost., centesima, ae, f., la centesima parte di q.c., l’un per cento, come imposta, tributo, um venalium, Tac.: parlando d’interessi, l’un per cento mensile, e però, secondo il nostro sistema di computare gl’interessi, il 12 per cento annuale (considerato come usura), Cic.: così anche binae centesimae, il 24 per cento all’anno, Cic.

centiceps, -cipitis (centum e caput), che ha cento teste, belua, Cerbero, Hor. carm. 2, 13, 34.

centiens (centies), avv. (centum), cento volte, nisi idem dictum est centiens, Ter.: HS centiens (intendi centena millia), 10 milioni di sesterzi, Cic.

centimănus, a, um (centum e manus), che ha cento mani, centimane, Hor. e Ov.

cento, ônis, m. (κέντρων), lavoro mal fatto, coperta rattoppata, materasso, Caes. ed a.

Centrones (meglio Ceutrones), uni, m.. popolo della Gallia Narbonese, nell’odierna Savoia, ora Centron nella valle di Tarantaise.

centum, num. indecl., cento, Cic. ed a. Iperbol. = moltissimi, centum puer artium, istruito in tutte le arti e scienze immaginabili, Hor.: centum clavibus servata,con cento chiavi con molta cura, Hor.: quin immo centum ac mille, Quint.

Centum Cellae, arum, f., porto dell’Etruria con una villa di Traiano, ora Civitavecchia (vicino a Cincelle).

centumgeminus, a, um (centum e geminus), centuplo, Briareus, dalle cento braccia, Verg. Aen. 6, 287.

centum-vir, i, m., plur., <span id="centumviricentumviri" title="Àncora: centumviricentumviri" class="Citazione">, ōrum, m., centumviri, collegio di giudici, composto di 105 membri (all’epoca Imperiale, di