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tutti i geometri. Alla sua scuola si addottrinarono gli antichi, ed i suoi libri sono stati la palestra, in cui al rifiorir delle scienze sudarono e si esercitarono gli atleti, che han riportato nelle matematiche e premj e corone; nè altri mai in alcun tempo, se educato non sarà nella disciplina di questo Licurgo, potrà acquistare quella gagliardìa di mente necessaria a sostenere il travaglio, che seco portano le nobili e severe scienze. De’ suoi libri difatto hanno attinto i moderni quelle speculazioni e quei metodi, di cui va lieta e si onora la nostra età. Keplero ingegno ardito ed altissimo collo stesso coraggio, con cui distrusse l’edifizio della greca astronomia, ci svelò il primo l’idea e il nome d’infinito formando un circolo d’infiniti triangoli e un cono d’infinite piramidi. Cavaleri profittò del suo avviso, e sotto la forma degl’indivisibili diede il primo a vedere l’infinito, che nascoso giacea sotto opportuni velami ne’ libri del nostro Archimede. Sursero poi le flussioni, e gl’infinitamente piccoli, che al par degl’indivisibili altro non sono che i piccoli solidi di Archimede iscritti e circoscritti a tal