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uno di loro cominciò a dire a Perse molti errori fatti da lui, che erano stati cagione della sua rovina; al quale Perse rivoltosi, disse: - Traditore, sì che tu hai indugiato a dirmelo ora che io non ho più rimedio! - e sopra queste parole di sua mano lo ammazzò. E così colui portò la pena d’essere stato cheto quando e’ doveva parlare, e di avere parlato quando e’ doveva tacere; non fuggì il pericolo per non avere dato il consiglio. Però credo che sia da tenere ed osservare i termini soprascritti.


Le cagioni perché i Franciosi
siano stati e siano ancora giudicati
nelle zuffe, da principio più che uomini,

La ferocità di quello Francioso che provocava qualunque Romano, appresso al fiume Aniene, a combattere seco, dipoi la zuffa fatta intra lui e Tito Manlio, mi fa ricordare di quello che Tito Livio più volte dice, che i Franciosi sono nel principio della zuffa più che uomini, e nel successo del combattere riescono poi meno che femine. E pensando donde questo nasca, si crede per molti che sia la natura loro così fatta: il che credo sia vero; ma non è per questo che questa loro natura, che gli fa feroci nel principio, non si potesse in modo con l’arte ordinare, che la gli mantenesse feroci