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che i figliuoli debbeno essere simili a loro, infino a tanto che per le opere di quegli non s’intenda il contrario; o la è causata dai modi che tiene quello di chi si parla. I modi migliori che si possino tenere, sono: avere compagnia di uomini gravi, di buoni costumi, e riputati savi da ciascuno. E perché nessuno indizio si può avere maggiore d’un uomo, che le compagnie con quali egli usa; meritamente uno che usa con compagnie oneste, acquista buono nome, perché è impossibile che non abbia qualche similitudine di quelle. O veramente si acquista questa publica fama per qualche azione istraordinaria e notabile ancora che privata, la quale ti sia riuscita onorevolmente. E di tutte a tre queste cose che danno nel principio buona riputazione ad uno, nessuna la dà maggiore che questa ultima: perché quella prima de’ parenti e de’ padri è sì fallace, che gli uomini vi vanno a rilento; ed in poco si consuma, quando la virtù propria di colui che ha a essere giudicato non l’accompagna. La seconda, che ti fa conoscere per via delle pratiche tue, è meglio della prima, ma è molto inferiore alla terza, perché, infino a tanto che non si vede qualche segno che nasca da te sta la riputazione tua fondata in su l’opinione, la quale è facilissima a cancellarla. Ma quella terza, essendo principiata e fondata in sul fatto ed in su la opera tua, ti dà nel principio tanto nome, che bisogna bene che operi poi molte cose contrarie a questa, volendo annullarla. Debbono, adunque, gli uomini