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Le republiche forti
e gli uomini eccellenti
ritengono in ogni fortuna
il medesimo animo
e la loro medesima dignità.
Intra l’altre magnifiche cose che ’l nostro istorico fa dire e fare a Cammillo, per mostrare come debbe essere fatto un uomo eccellente, gli mette in bocca queste parole: «Nec mihi dictatura animos fecit, nec exilium ademit». Per le quali si vede, come gli uomini grandi sono sempre in ogni fortuna quelli medesimi; e se la varia, ora con esaltarli, ora con opprimerli, quegli non variano, ma tengono sempre lo animo fermo, ed in tale modo congiunto con il modo del vivere loro, che facilmente si conosce per ciascuno, la fortuna non avere potenza sopra di loro. Altrimenti si governano gli uomini deboli perché invaniscono ed inebriano nella buona fortuna, attribuendo tutto il bene che gli hanno a quella virtù che non conobbono mai. D’onde nasce che diventano insopportabili ed odiosi a tutti coloro che gli hanno intorno. Da che poi depende la subita variazione della sorte; la quale come veggono in viso, caggiono subito nell’altro difetto, e diventano vili ed abietti. Di qui nasce che i principi così fatti pensano nelle avversità più a fuggirsi che a difendersi, come