città uno di quelli tre Stati, ve lo ordina per poco tempo; perchè nissuno rimedio può farvi, a far che non sdruccioli nel suo contrario, per la similitudine che ha in questo caso la virtù ed il vizio. Nacquero queste variazioni di Governi a caso intra gli uomini; perchè nel principio del Mondo, sendo gli abitatori rari, vissero un tempo dispersi a similitudine delle bestie; dipoi multiplicando la generazione, si ragunarono insieme, e per potersi meglio difendere cominciarono a riguardare fra loro quello che fusse più robusto e di maggior cuore, e fecionlo come Capo, e l’obbedivano. Da questo nacque la cognizione delle cose oneste e buone, differenti dalle perniciose e ree; perchè veggendo che se uno nuoceva al suo benefattore, ne veniva odio e compassione tra gli uomini, biasimando gl’ingrati ed onorando quelli che fussero grati, e pensando ancora che quelle medesime ingiurie potevano essere fatte a loro; per fuggire simile male, si riducevano a fare leggi, e ordinare punizioni a chi contraffacesse; donde venne la cognizione della Giustizia. La qual cosa faceva che avendo dipoi a eleggere un Principe, non andavano dietro al più gagliardo, ma a quello che fusse più prudente e più giusto. Ma come dipoi si cominciò a fare il Principe per successione, e non per elezione, subito cominciarono gli eredi a degenerare dai loro antichi, e lasciando l’opere virtuose, pensavano che i Principi non avessero a fare altro che superare gli altri di son-