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libro primo | 15 |
edificate dai forestieri; se Romolo, di quelle edificate dagli uomini natii del luogo; ed in qualunque modo, la vedrà avere principio libero, senza dipendere da alcuno; vedrà ancora (come di sotto si dirà) a quante necessitadi le leggi fatte da Romolo, da Numa, e dagli altri la costringessero; talmente che la fertilità del sito, la comodità del Mare, le spesse vittorie, la grandezza dello Imperio, non la poterono per molti secoli corrrompere, e la mantennero piena di tante virtù, di quante mai fusse alcun’altra Repubblica ornata. E perchè le cose operate da lei, e che sono da T. Livio celebrate, sono seguìte o per pubblico o per privato consiglio, o dentro o fuori della città, io comincerò a discorrere sopra quelle cose occorse dentro e per consiglio pubblico, le quali degne di maggior annotazione giudicherò, aggiungendovi tutto quello che da loro dipendesse; con i quali Discorsi questo primo libro, ovvero questa prima parte si terminerà.
CAPITOLO II
Di quante specie sono le Repubbliche, e di quale fu la Repubblica romana.
Io voglio porre da parte il ragionare di quelle cittadi, che hanno avuto il loro principio sottoposto ad altri, e parlerò di quelle che hanno avuto il principio lontano da ogni servitù esterna, ma