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libro primo 11

lasciare abbandonati molti de’ loro ridotti, e così verrebbero ad esser subita preda dei loro nemici; talmente che per fuggire questi pericoli, mossi o da loro medesimi, o da alcuno che sia infra di loro di maggiore autorità, si ristringono ad abitar insieme in luogo eletto da loro, più comodo a vivere, e più facile a difendere. Di queste infra molte altre sono state Atene e Vinegia. La prima, sotto l’autorità di Teseo, fu per simili cagioni dagli abitatori dispersi edificata. L’altra, sendosi molti popoli ridotti in certe isolette, ch’erano nella punta del mare Adriatico, per fuggire quelle guerre che ogni dì per lo avvenimento di nuovi Barbari, dopo la declinazione dello Imperio romano, nascevano in Italia, cominciarono infra loro, senz’altro Principe particolare che gli ordinasse, a vivere sotto quelle leggi che parvero loro più atte a mantenerli. Il che successe loro felicemente per il lungo ozio, che il sito dette loro, non avendo quel mare uscita, e non avendo quelli Popoli che affliggevano Italia, navigj da poterli infestare; talchè ogni picciolo principio li potè far venire a quella grandezza nella quale sono. Il secondo caso, quando da genti forestiere è edificata una città, nasce o da uomini liberi, o che dipendono da altri, come sono le colonie mandate o da una Repubblica, o da un Principe per isgravare le loro terre d’abitatori, o per difesa di quel paese, che di nuovo acquistato, vogliono sicuramente e senza spesa mantenersi; delle quali città il Popolo romano ne edi-