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libro primo 153

CAPITOLO XLIV


Una moltitudine senza Capo è inutile, e non si debbe minacciare prima, e poi chiedere l’autorità.


Fra la Plebe romana per l’accidente di Virginia ridotta armata nel Monte Sacro. Mandò il Senato suoi ambasciadori a domandare con quale autorità egli avevano abbandonati i loro Capitani, e ridottisi nel Monte. E tanta era stimata l’autorità del Senato, che, non avendo la Plebe tra loro Capi, niuno si ardiva a rispondere. E T. Livio dice, ch'e’ non mancava loro materia a rispondere, ma mancava loro chi facesse la risposta. La qual cosa dimostra appunto la inutilità d’una moltitudine senza Capo. Il qual disordine fu conosciuto da Virginio, e per suo ordine si creò venti Tribuni militari, che fussero loro Capo a rispondere e convenire col Senato. Ed avendo chiesto che si mandasse loro Valerio e Orazio, a’ quali loro direbbero la voglia loro, non vi volsero andare se prima i Dieci non deponevano il Magistrato; ed arrivati sopra il Monte, dov'era la Plebe, fu domandato loro da quella, che volevano che si creassero i Tribuni della Plebe, e che s’ avesse ad appellare al Popolo da ognì Magistrato, e che si dessero loro tutti Dieci, che li volevano ardere vivi. Laudarono Valerio ed Orazio le prime loro