legge in favore della libertà, ma gettasi qualcuna delle parti a favorire uno, allora è che subito la Tirannide surge. Convennero il Popolo e i Nobili di Roma a creare i Dieci, e crearli con tanta autorità, per desiderio che ciascuna delle parti aveva, l’una di spegnere il nome Consolare, l’altra il Tribunizio. Creati che furono, parendo alla Plebe che Appio fusse diventato popolare, e battesse la Nobiltà, si volse il Popolo a favorirlo. E quando un Popolo sì conduce a far questo errore di dare riputazione ad uno, perchè batta quelli che egli
ha in odio, e che quello uno sia savio, sempre interverrà che diventerà Tiranno di quella Città. Perchè egli attenderà insieme con il favore del Popolo a spegnere la Nobiltà, e non si volterà mai alla oppressione: del Popolo, se non quando ei l’arà spenta; nel qual tempo conosciutosi il Popolo essere servo, non abbia dove rifuggire. Questo modo hanno tenuto tutti coloro che hanno fondato Tirannidi nelle Repubbliche; e se questo modo avesse tenuto Appio, quella sua Tirannide arebbe preso più vita, e non sarebbe mancata sì presto. Ma ei fece tutto il contrario, nè si potette governare più imprudentemente, che per tener la Tirannide esi fece inimico di coloro che glie l’avevano
data, e che glie ne potevano mantenere, ed amico di quelli che non erano concorsi a dargliene, e che non gliene arebbono potuto mantenere, e perdessi coloro che gli erano amici; e cercò di avere amici quelli che non gli potevano essere amici. Perchè