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XII

altri, ancor più conosciuti del Robertson e dell’Anacarsis. Ma per nostro giudizio il Segretario ha vinto il greco Scrittore nella chiarezza e nell'ordine con cui espone quell’immenso numero di avvenimenti che disciolsero la gran mole dell’Imperio romano e diedero nascimento alle recenti monarchie europee, nè fu superato dagli altri due Scrittori, se si riguardi alla brevità che ci sembra una dote precipua ed essenziale a così fatti lavori. In quanto poi alla Storia di Firenze, alcuni accusano il Machiavelli di aver qualche volta abbellite più presto che schiettamente narrate le cose: e recano di questo giudizio sì aperte ed inconcusse ragioni, da non potersi con sicurezza lavarlo da questa taccia. Alcuni altri hanno censurato l’ordine tenuto dallo Storico nella esposizione dei fatti, poichè segue non tanto i tempi quanto gli avvenimenti dei quali racconta distesamente il principio, il mezzo e la fine, contuttochè durino più anni: ne li interrompe per metter mano ad altri fatti che insieme con quelli siano occorsi: e quindi è necessitato a discorrer più volte uno stesso periodo di tempo. Con tutto ciò la sua Storia è piena di bella ed utile filosofia; ed è raccontata con uno stile schietto, elegante e tale da farsi leggere assai volentieri.

Il Principe è un libro che destò contro al Machiavelli, e le folgori della Chiesa, e l’indignazione dei Governi. Non è ben certo s’egli in quell’Opera si facesse veramente maestro di malvagità