do con l’autorità loro, venivano ad essere come sua guardia a farlo non uscire della via diritta. Ma nella creazione de’ Dieci occorse tutto il contrario; perchè egli annullarono i Consoli e i Tribuni, dettono loro autorità di far leggi, ed ogni altra cosa come il Popolo romano. Talchè trovandosi soli, senza Consoli, senza Tribuni, senza appellazione al Popolo, e per questo non venendo ad avere chi gli osservasse, ei poterono il secondo anno, mossi dall’ambizione d’Appio, diventare insolenti. E per questo si debbe notare, che quando e’ si è detto che un’autorità data da’ suffragj liberi, non offese mai alcuna Repubblica, si presuppone che un Popolo non sì conduca mai a darla, se non con le debite circostanze, e ne’ debiti tempi: ma quando, o per essere ingannato, o per qualche altra cagione che lo accecasse, e’ si conducesse a darla imprudentemente, e nel modo che ’l Popolo romano la dette a’ Dieci, gl’interverria sempre come a quello. Questo si prova facilmente, considerando quali cagioni mantenessero i Dittatori buoni, e quali facessero i Dieci cattivi; e considerando
ancora come hanno fatto quelle Repubbliche, che sono state tenute bene ordinate nel dare l’autorità per lungo tempo, come davano gli Spartani agli loro Re, e come danno i Viniziani ai loro Duci; perchè si vedrà all’uno e all’altro modo di costoro essere poste guardie, che facevano che i Re non potevano usare male quella autorità. Nè giova in questo caso, che la materia non sia corrotta;