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hanno rifugio o al Dittatore, o a simili autoritadi, sempre nei gravi accidenti rovineranno. È da notare in questo nuovo ordine, il modo dello eleggerlo, quanto da’ Romani fu saviamente provvisto. Perchè sendo la creazione del Dittatore con qualche vergogna dei Consoli, avendo di Capi della Città a venire sotto una ubbidienza come gli altri, e presupponendo che di questo avesse a nascere isdegno fra i cittadini, vollono che l’autorità dello eleggerlo fusse ne’ Consoli; pensando che quando l’accidente venisse, che Roma avesse bisogno di questa Regia potestà, e l’avessero a fare volentieri, e facendolo loro, che dolesse lor meno. Perchè le ferite, e ogni altro male che l’uomo si fa da sè spontaneamente e per elezione, dolgono di gran lunga meno, che quelle che ti sono fatte da altri. Ancorachè poi negli ultimi tempi i Romani usassero in cambio del Dittatore, di dare tale autorità al Consolo, con queste parole: Videat Consul, ne respublica quid detrimenti capiat. E per tornare alla materia nostra conchiudo, come i vicini di Roma cercando opprimerli, gli fecero ordinare non solamente a potersi difendere, ma a potere con più forza, più consiglio, e più autorità offendere loro.