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libro primo | 123 |
CAPITOLO XXXIV
L’autorità Dittatoria fece bene e non danno alla Repubblica romana; e come le autorità che i cittadini si tolgono, non quelle che sono loro dai suffragj liberi date, sono alla vita civile perniziose.
E’ sono stati dannati da alcuno scrittore quelli Romani, che trovarono in quella Città il modo di creare il Dittatore, come cosa che fusse cagione, col tempo, della Tirannide di Roma; allegando, come il primo Tiranno che fusse in quella Città, la comandò sotto questo titolo Dittatorio, dicendo, che se non vi fusse stato questo, Cesare non arebbe potuto sotto alcuno titolo pubblico adonestare la sua Tirannide. La qual cosa non fu bene da colui che tenne questa opinione esaminata, e fu fuori d’ogni ragione creduta. Perchè e’ non fu il nome nè il grado del Dittatore che facesse serva Roma, ma fu l’autorità presa da’ cittadini per la diuturnità dell’imperio; e se in Roma fusse mancato il nome Dittatorio, n’arebbono preso un altro; perchè ei sono le forze, che facilmente s’ acquistano i nomi, non i nomi le forze. E si vide che ’l Dittatore, mentrechè fu dato secondo gli ordini pubblici, e non per autorità propria, fece sempre bene alla Città. Perchè e’ nuocono alle Repubbliche i Magistrati che si fanno, e le autoritadi che si dan-