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libro primo 119

tardi, a conoscere lo errore loro, e volendo rimediare a quello che prima non avevano rimediato, conspirarono ben quaranta Popoli contro a Roma; donde i Romani, tra gli altri rimedj soliti farsi da loro negli urgenti pericoli, si volsono a creare il Dittatore, cioè dare potestà ad un uomo che senza alcuna consulta potesse deliberare, e senza alcuna appellazione potesse eseguire le sue deliberazioni. Il quale rimedio come allora fu utile, e fu cagione che vincessero gl’imminenti pericoli, così fu sempre utilissimo in tutti quelli accidenti che nello augumento dello Imperio, in qualunque tempo surgessero contro alla Repubblica. Sopra il qual accidente è da discorrere prima come quando uno inconveniente che surga, o in una Repubblica, o contro ad una Repubblica, causato da cagione intrinseca, o estrinseca, è diventato tanto grande, che e’ comincia a far paura a ciascuno, è molto più sicuro partito temporeggiarsi con quello, che tentare di estinguerlo. Perchè quasi sempre coloro che tentano d’ammorzarlo, fanno le sue forze maggiori, e fanno accelerare quel male che da quello si sospettava. E di questi simili accidenti ne nasce nella Repubblica più spesso per cagione intrinseca, che estrinseca; dove molte volte o e’ si lascia pigliare ad uno cittadino più forze che non è ragionevole; o e’ si comincia a corrompere una legge, la quale è il nervo e la vita del vivere libero; e lasciasi trascorrere questo errore in tanto, che gli è più dannoso partito il volervi rimediare, che lasciarlo