dissima, avendo il primo Re ferocissimo e bellicoso, l’altro quieto e religioso, il terzo simile di
ferocia a Romolo, e più amatore della guerra che
della pace. Perchè in Roma era necessario che surgesse ne’ primi principj suoi un ordinatore del vivere civile, ma era bene poi necessario che gli altri
Re ripigliassero la virtù di Romolo; altrimenti
quella Città sarebbe diventata effeminata, e preda
de’ suoi vicini. Donde si può notare che uno successore, non di tanta virtù quanto il primo, può
mantenere uno Stato per la virtù di colui che l’ha
retto innanzi, e sì può godere le sue fatiche; ma
se egli avviene, o che sia di lunga vita, o che dopo
lui non surga un altro che ripigli la virtù di quel
primo, è necessitato quel Regno a rovinare. Così
per il contrario se due, l’uno dopo l’altro, sono
di gran virtù, si vede spesso che fanno cose grandissime, e che ne vanno con la fama in fino al
cielo. David senza dubbio fu un uomo per arme,
per dottrina, per giudizio eccellentissimo, e fu
tanta la sua virtù, che avendo vinti ed abbattuti
tutti suoi vicini, lasciò a Salomone suo figliuolo
un Regno pacifico, quale egli si potette con le arti
della pace e non della guerra conservare, e si potette godere felicemente la virtù di suo padre. Ma
non potette già lasciarlo a Roboam suo figliuolo,
il quale non essendo per virtù simile all’avolo,
nè per fortuna simile al padre, rimase con fatica
erede della sesta parte del Regno Baisit. Sultano
dei Turchi, ancora che fusse più amatore della