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Onofrio, il che è indiscutabile, & un marchio indelebile, che gl'uni, e gl’altri siano d’un medesimo stirpe; vedendosi ancora in molte occasioni haver’unitamente convenuto insieme in affari publici, & esser trattati gl’uni, e gl’altri col Titolo di Nobili, qual Titolo non si dava ad altri anco intervenuti ne’medesimi contratti, si come frà gli altri specialmente s’osserva in due cioè uno stipulato à 8. di Settembre 1502. per mano di Notare Nardo d’Alfiero, che si conserva nell'Archivio della Corte Vescovale di Nola, nel quale convengono Berardino, & Angelo di Palma, (questi sono della linea del Gonsigliero Onofrio ) e Gio: Felice, e Margaritonno di Palma,( della linea del Consigliero Ottavio ) E l’altro stipulato à 13. di Febraro 1533. per mano di Notare Felice Antonio Scala di Nola, che similmente si conferva in detto Archivio, e stà presentato nel processo della Reintegratione alla Nobiltà di detta Città di Nola Con somma giustitia dimandata dal detto Consigliero Onofrio1, nel quale istrumento intervengono cossì Berardino di Palma col Titolo di Nobile, e di Magnifico, ( del Ramo del Consigliero Onofrio ) come Prospero di Palma anco col medemo Titolo di Nobile, e di Magnifico, ( del Ramo del Consigliero Octavio ) & altri, quali convengono con Nicola Tolentino di professione Pittore à pingerli una Cona. Appare anco chiaramente l’identità dell’uno, e l’altro Ra mo usciti da un medemo Tronco, e Stipite da altri publici Istrumenti, che per non tediare il Lettore, tralascio, e si vedono presentati in detto processo2; Et habbiamo osservato esser stata in quei tempi sempre corrispondenza di consanguinità frà di loro, come discendenti da uno stesso Stipite; poiché in alcuni altri contratti da noi veduti, li personaggi ascendenti della linea del Consigliero Ottavio sono molte volte intervenuti per testimonii in quelli, che si stipulavano per gli ascendenti del Consigliero Onofrio, dal che si chiarisce non essere mai stata diversìtà; anzi sempre corrispondenza frà l’una, e l'altra linea; E per li beni, che gli ascendenti di Onofrio possedevano nella Città di Nola, e nel Casale di Vico del tenimento del Castello di Palma, vicendevolmente facevano lo loro domicilio, cossì nell’uno, come nell’altro luoco, essendo in quel tempo la Terra di Palma co’suoi Casali sotto il dominio de’medesimi Conti di Nola, Et erat Nole Oppidulum, (conforme dice Monfignor D. Luise Riccio di sopra citato). Ma doppo, che li medesimi ferono vendita della Casa, che possedevano in Nola, e la stanza in detto Casale non troppo, nè poco resaseli amabile sì per le guerre, & incursioni de’Francesi sotto il loro Duce Monsignor Lautrech; come per le mutationi del Dominio per causa della ribellione seguita nell’Anno 1528. d’ Errico Orsino ultimo Conte di Nola, e Palma; & anco per il Contagio pestilenziale in detti tempi avvenuto, si ritirarono sin dall’Anno 1530. da detti luoghi, vennero à fare loro domicilio in Napoli, dove havendo fatto acquisto di molti, e pingui beni, e contratto parentele con famiglie Cospicue adeguate alla loro antica Nobiltà mantenendoli continuamente

  1. Process. V. I. D. Gonofrij ne Palma M. C. V. Fisci Patroni, cu Nobilibus Civ. Nola super Reinteg. Nobilitatis Civitatis predicta fol. 66. in S. C. in banca Vincentij Lombardi.
  2. In process. pred.