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fiume regale per travolgere, e spingere nel gran mare della pubblica opinione tutti gli avanzi de’ vecchi errori, e pregiudizii, per rovesciare col suo impeto ogni fatta d’ostacoli, che la insipienza civile degli avversi, la ipocrisia politica dei sedicenti moderati, potessero suscitare lungo il suo corso. Fratelli d’ogni paese d’Italia, uniamoci tutti in una grande famiglia: mostriamo ai popoli vicini, che vogliamo, e sappiamo essere concordi per avere diritto di entrare con essi nel consorzio delle nazioni europee. Non è, che per questa via, che noi potremo stracciare in Italia quanto si operò, e si concluse a Vienna nel 1815 con una politica infernale; e quanto si tenta forse di rinnovare oggi dai propugnatori di quella politica stessa, che ci credono ancora quelli, che eravamo allora, senza pensare che 34 anni di dura servitù furono una grande scuola per noi; e che se avemmo incatenate le mani, certamente il cuore non lo fu mai.