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anteponiamo l’unione federativa a una forma di unità più perfetta; come pensano certuni, i quali danno alla nostra risoluzione l’apparenza di un sacrificio. Il che tanto è falso, che se vari stati politici non si trovassero in Italia, oserei dire che noi dovremmo crearli. Benediciamo la Providenza che ci abbia tolta questa fatica; e riconosciamo che il fatto non è solo un giure speciale, ma una necessità comune; perchè io chieggo come possa darsi che una nazione avvezza a vivere divisa per tanti secoli, passi senza intervallo a condizione di stato unico? Non è ella una legge inviolabile e universale, che i cambiamenti per essere durevoli si facciano bel bello e per via di gradazione? Sovrattutto quando si hanno a vincere abitudini inveterate, profonde, e quasi tornate in natura? Chi non vede che se la penisola dovesse ridursi a unità perfetta, come la Francia, il solo punto della capitale basterebbe a suscitare discordie e forse guerre civili? Chi vorrà farsi a credere che tante illustri metropoli use da secoli a primeggiare consentirebbero di buon grado a essere città di provincia? E ancorchè l’assoluta centralità politica fosse possibile, sarebbe forse desiderabile? Io ne dubito nelle condizioni attuali del nostro incivilimento; il cui intento supremo è di procacciare al maggior numero degli uomini la maggiore felicità possibile. Il perchè difettuoso si dee riputare ogni stato, in cui i beni e gl’incrementi civili sovrabbondino agli uni con discapito degli altri; in vece di essere equabilmente diffusi come la luce per l’universo. Non invidiamo alla Francia la sua centralità eccessiva; la quale, se ha molti vantaggi, ha pure il vizio gravissimo di privilegiare la capitale a troppa spesa delle province; tanto che lo stato dei nostri vicini si potria definire a rigor di termini la prerogativa aristocratica e spesso la tirannide della metropoli sul resto della nazione. Nè da ciò io inferisco che la compiuta unità politica non sia conciliabile in sè stessa coll’equa distribuzione dei beni sociali; ma dico che tale accordo essendo difficile nello stato corrente della cultura, noi dobbiamo contentarci del reggimento