In canto fie rivolto.
Che l’arrecar salute
È la natia virtute
Del suo beato volto. 5 O Dio, che ’n fede adoro,
L’alma mia in terra giace:
Ma per te mi rincoro
E mi rimembro in pace
Di tue grazie il tesoro:
Da le piagge silvestri
U’ Iordan sgorga il fonte,
Da Misar ermo monte,
D’Hermon da’ gioghi alpestri. 6 Un abisso di mali
Dietro a sè l’altro appella,
Qualor i tuoi canali
Versan fiera procella
Su’ miseri mortali.
I tempestanti flutti
Del tuo cruccioso mare
Sopra me fai passare,
Ed inondarmi tutti. 7 Ma pur sperar mi giova
Altri giorni e altre notti,
Se ’l Signor mi rinnova
I favori interrotti.
Luci di gioia nuova,
Ombre d’alto riposo,
Da cantar la tua aita,
O Dio de la mia vita,
E pregarti pietoso. 8 Ma, mentre queto aspetto
Piene letizie, o Dio,
Perchè, o fido ricetto,
M’affondi ne l’oblio,
Lunge dal tuo cospetto?