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70 | i salmi di david |
11 Mentre le colpe a te spiego e confesso,
Col cor contrito pel mio folle eccesso,
I felli miei nemici
Se ne vivon felici:
E tuttor più si fan e grandi e forti,
Que’ che mi fero tante ingiurie e torti.
12 Del bene in vece ch’io sempre lor fei,
Il mal mi rendon, ed effetti rei.
O Signor, non lasciarmi,
Nè lontan discacciarmi.
Al mio scampo e soccorso omai t’affretta,
Che la salute mia tu se’ perfetta.
SALMO XXXIX.
1 In me stesso proposi
Di temperar sì i mie’ detti e pensieri,
Che la lingua non osi
Peccar, in sciorre alcun motto leggieri.
Misi a la bocca il freno,
Perchè l’empio veggendo al mio cospetto,
Onta farmi e dispetto,
I’ non isfoghi ’l cor di sdegno pieno.
2 Cheto mi tenni e muto,
Anzi del ben ch’a ragion dir potea,
Cauto mi son taciuto.
Ma più senti’ farsi mia doglia rea,
E ’l cor bollir acceso
In sè ravvolto, qual racchiuso foco.
Onde di spirto fioco
Ho di parlar con queste note impreso.
3 Fammi, Signor, palese
Quel certo fin ch’al mio soffrir ponesti:
Sì che da me comprese
L’uscite sien de’ miei giorni funesti.