Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/74

54 i salmi di david

SALMO XXXII.

1          Beato l’uom, che d’ogni colpa fella
     Ottien grazia e perdono:
     E’ cui peccati ricoperti sono.
     Beato l’uom, cui la ragion cancella,
     Del suo misfatto rio,
     Il Signor, di mercè paterna pio.
     Ed ha di frode e di menzogna netto
     Il cor leale e schietto.
2          Mentre confuso e stupefatto tacqui,
     Sentì fiaccar la possa
     De le mie stanche ed inaridite ossa,
     Perchè ruggendo tutto dì mi giacqui.
     E notte e dì più grave
     Tua man percosso ed atterrato m’have.
     E ’l succhio in me cangiossi e la verdezza
     In estiva secchezza.
3          Ma ’l mio fallo, Signor, spiegarti impresi,
     Nè ’l tenni in petto ascosto.
     E per confession franca deposto
     Quel mortal fascio, ne sciogliesti i pesi.
     Per ciò, l’alme fedeli
     Ti pregheran, mentre a lor ti riveli.
     E se, gonfia di mali, onda trabocca,
     Quelle però non tocca.
4          Tu ’l mio ricetto sei, tu guardia fida
     Da fiera oppressione.
     A me scampato fai, ch’attorno suone
     Chiaro trionfo e giubilanti grida.
     Di senno, o ciechi erranti,
     Ecco vi do saggi precetti e santi.
     E nel dritto sentier scorta e consiglio
     Con vigilante ciglio.