Da propinqui ed amici:
E paio loro affronte
Un mostro spaventoso.
S’esco fuori a ritroso
Muovon il piede snello.
I’ son fuor di lor mente,
Come un morto fetente,
O perduto vasello. 7 Perchè da molti sento
Farmisi oltraggio e scorno:
Orror veggo e spavento
Accerchiarmi d’intorno.
Perchè consigli fieri
Prendono quegli altieri,
Per darmi morte amara.
Ma tu, o Signor mio,
Mi se’ sovrano Dio,
E confidanza cara. 8 De la mia vita i tempi
Tu con la destra guidi:
Contra i crudeli ed empi
Dammi soccorsi fidi.
E fa che si dilegue
Chi m’infesta e persegue:
E su ’l tuo servo splenda
Lo sguardo tuo sereno,
Sì che salvato a pieno
La tua mercè mi renda. 9 Non far, perchè t’invoco,
Ch’onta mi copra e adombri:
Fa che gli empi in mio loco
Confusione ingombri.
E sien morti e conquisi
Da la terra recisi.
Taccia il labbro mendace,
Che sbocca un parlar duro,