Che mi son poste attorno.
Che tu la sicurezza,
Tu se’ l’alta fortezza
Del queto mio soggiorno. 3 L’alma lassa e spirante
Rimetto, in dolce pace,
Ne le tue mani sante.
Tu, Signor Dio verace,
Di salute e riscatto
M’hai il caro dono fatto.
Quegli odio, ch’hanno il core
A false vanitadi:
Ma ne le gran bontadi
M’affido del Signore. 4 Del tuo favor i’ voglio
Far giubilante festa:
Ch’al grave mio cordoglio
Fu la tua cura presta.
E, veduti gli affanni,
Datimi da’ tiranni,
In lor nemica mano
Non mi desti racchiuso:
Anzi m’ergesti in suso,
In luogo largo e piano. 5 Di me pietà ti vegna,
Che sento angosce estreme.
Tanto si cruccia e sdegna
Occhio, alma e corpo insieme,
Che ’n me si strugge e scioglie
La vita per le doglie.
Fuggon gli anni in sospiri:
Ogni vigor e possa
Mi cade; languon l’ossa
Ne’ mie’ tormenti diri. 6 Per cagion de’ nemici,
Soffero scherni ed onte