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salmo xix. 31

     Mostrarsi in prova gode.
     Circonda ’l ciel da l’una a l’altra parte,
     E per tutto ’l natio calor comparte.
3          Compiuta è del Signore
     L’eterna legge e l’alma riconforta.
     Vera ei di sè testimonianza rende,
     Che senno al scempio apporta.
     Diritti son e traggon d’ogni errore
     I suoi statuti, onde nel cor s’accende
     Viva letizia; e limpido risplende,
     E gli occhi alluma il santo suo precetto.
     De la temenza sua la norma è pura,
     E ’n sempiterno dura.
     Ciascuno suo giudizio è vero schietto
     E di drittura il paragon perfetto.
4          D’ogni ben sana voglia
     Son vie più caro oggetto ed esca dolce
     Che non è l’oro, o massa d’oro fine.
     Nè sì diletta e molce
     Il mel, de’ favi la soave spoglia,
     Quante delizie sode e pellegrine,
     Recan le sacre al cor leggi divine.
     Per quell’è il servo tuo ammonito e scorto
     In pensier saggi: e d’esse gran mercede
     A l’osservante riede.
     Ma de’ commessi error chi fie accorto?
     Purga in me quei, che ’n seno occulti porto.
5          Tuo servo ancor rattieni
     Dagli eccessi, onde ’l cor fellone altero
     Protervamente il tuo voler dispetta.
     Nè a sì mortal impero
     L’alma pia soggiacer unqua sostieni.
     Intiera allor, e de la macchia infetta
     Di grave error sarà purgata e netta.
     Degna il mio ragionar d’almo favore,
     E que’ che volge il cor concetti santi,