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12 | i salmi di david |
5 Pecore e buoi, domestici animali,
Ed altri, senza fin, selvaggi e fieri:
Gli augei, che sciolti al ciel spiegano l’ali,
S’arrendon d’esso a’ cenni ed agl’imperi.
I pesci ancor, che ne’ marini sali
Guizzan, solcando i liquidi sentieri.
Almo Signor, quant’è la gloria grande,
Che ’l tuo Nome divin in terra spande!
SALMO IX.
1 Con tutto ’l cor farò famose e chiare,
Di te, Signor, le lodi:
E in alti e sacri modi,
Celebrerò tue meraviglie rare.
In te l’alma prendrà sue gioie care,
Con giubilo e con riso,
Salmeggiando, o Sovran, tuo Nome altero.
Gli sguardi tuoi voltar in fuga fero
Il fier nemico stuol, perir conquiso,
E traboccar a monte a monte ucciso.
2 Perchè la nota a te dritta ragione
Dagli empi non volesti
Che sempre oppressa resti,
Anzi, in man presa mia difensione,
Giusto rettor, ne la real magione,
Salisti in sedia augusta.
Il tonante sgridar d’agra minaccia,
Che vibrò quindi l’accesa tua faccia,
De le genti disfè la turba ingiusta,
D’eterno oblio e vitupero onusta.
3 O nemico fellon, di stragi eterne
Hai pur le voglie paghe?
Le nostre città vaghe
Cader facesti ne le parti inferne,