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268 i salmi di david

SALMO CXLII.

1          Con la voce a Dio grido,
     E, col gridar, lo prego,
     E ’l mio pregar ispiego,
     Nel suo cospetto grazioso e fido.
2          De l’alma mia le doglie
     A lui fo’ chiare e conte:
     Mentre di pianti un fonte
     Per gli occhi in copia il cor afflitto scioglie.
3          Ben sai, Signor, al vero,
     Qual dritta ho strada presa:
     E pur costor m’han tesa
     Rete mortal, su ’l passo del sentiero.
4          A destra guardo e miro;
     Ciascun m’ignora e schiva:
     Son del fuggir a riva,
     Ne v’è cui caglia d’alcun mio sospiro.
5          Co’ prieghi a te mi volgo,
     Signor, ricetto e speme
     De l’alma mia che geme.
     Te, per mia parte, fra’ viventi ho tolto.
6          Al grido amaro attendi
     Di me, fiacco e dolente.
     Dal più di me possente
     Nemico infesto di scamparmi imprendi.
7          Trammi d’oscuro chiostro,
     Perchè ’l tuo Nome i’ vanti.
     Mi fien d’intorno i santi,
     Se cotanto favor m’avrai dimostro.