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266 i salmi di david

8          Quanto consiglian dissipa e distorna:
     In doloroso fine
     Lor impresa ruine:
     Perchè non ergan contra te le corna.
9          A chi m’assale e ’nsidioso infesta,
     Col rio parlar fallace,
     Pel torto che mi face,
     Gl’ingombri il suo mentir la propia testa.
10          Versagli tu roventi brace addosso,
     Trabocchi in fiamme dire:
     E onde non vaglia uscire,
     Fallo cader in un profondo fosso.
11          Nè sie l’uom, ch’a sparlar scioglie la lingua,
     In terra stabilito.
     Cacci il fellon ardito
     La propia colpa, ed affondato estingua.
12          Or ben so che ’l Signor farà ragione
     Al poverello afflitto:
     E ’l negletto diritto
     Difenderà de le grame persone.
13          I giusti canteran gli alteri vanti
     Di tue glorie famose:
     E stanze luminose
     Sotto a’ tuoi sguardi goderanno i santi.


SALMO CXLI.

1          A te le preci, a te porgo le grida,
     Almo Signor e Dio.
     Voglimi aita dar e pronta e fida.
     Ascolta il grido mio,
     Ch’a te nel ciel invio.
2          Salga diritta a te la mia preghiera,
     Qual fuma incenso a l’erta.
     S’alzo le palme a la celeste spera,