3 In ciel, in terra e nel gran mar profondo,
Ei tutto ciò ch’al santo voler piace,
E negli abissi face.
Salir vapori dal terrestre fondo,
Lampi scoppiar, di pioggia precursori,
Ed uscir venti fuor de’ suo’ tesori. 4 I primi parti d’uomini e d’armenti,
Quando a lo scampo d’Israel si mosse,
In Egitto percosse.
Con segni, con prodigi e con portenti,
Su Faraon multiplicò le piaghe,
Nè servi risparmiò, nè turbe maghe. 5 Eccelsi prenzi e genti poderose,
Og di Basan, Sihon re d’Amorrei
Ed altri Cananei,
A furor d’armi in isterminio pose:
Schiere sconfisse e gran forze conquise,
E le lor terre ad Israel divise. 6 Il tuo Nome, Signor, è in sempiterno,
Per ogni età fiorisce la tua gloria,
E vive la memoria.
Poscia che co’ flagelli aspro governo
Egli avrà fatto del legnaggio amato,
A’ servi suoi si volgerà placato. 7 Altro non son gl’idoli de’ Gentili,
Che de l’ingegno uman scaltro lavoro,
Fatto d’argento e d’oro.
Hanno a’ viventi occhi e bocca simili,
Ma co’ lumi nissun discerne o vede,
Nè da la bocca alcun parlar procede. 8 Hanno d’orecchie vana simiglianza,
Ma pur non ponno udir voce nè suono:
Privi di fiato sono,
Benchè abbian nari e gola in forma umana.
Quegli rassembri il lor pazzo fattore,
E chi in essi ripon speme del core.