Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
228 | i salmi di david |
Ne la piena adunanza
De la fedele tua cittadinanza.
La morte de’ suoi santi
Sempre al Signor è preziosa innanti.
7 Ohimè pietà, caro Signor, ti vegna
Di me, che sono il tuo leal famiglio.
Di tua servente il figlio
Aver in cura ed in favor ti degna.
Già disciogliesti i nodi
De’ lacci miei: le vittime di lodi
Per ciò d’offrirti imprendo,
E ’l tuo Nome cantar alto e tremendo.
8 Nè l’adempier il conceputo voto,
(Tutta la santa congregata gente,
Circustante e presente)
Al Signor renderò, di cor devoto,
Ringraziamenti umíli,
De la sacra Magion ne’ be’ cortili:
In te, Salem beata,
Ch’egli s’elesse per sua stanza amata.
SALMO CXVII.
1 Del mondo o genti tutte cittadine,
Al Signor date lodi.
Popoli tutti, le grazie divine
Cantate, in sacri modi.
2 Perchè ’nver noi fin al sommo è salita
La sua benignitade:
E del suo dir eterna ed infinita
E l’alma veritade.