In Egitto, ove fu schiavo venduto,
E ne’ ferri in prigion dira tenuto. 8 L’arcana del Signor fissa sentenza,
A questo lo provò duro cimento;
Infin ch’ebber le cose compimento,
Predette già da l’alta provedenza.
A liberarlo allor mandò repente
Di genti il re dominator potente. 9 Sopra la reggia sua gli diè balía,
E nel civil governo maggioranza,
Dovunque s’estendea la sua possanza:
Anche su’ prenzi piena rettoría,
Per ritenergli nel dover a cenno,
E ’l Senato guidar con l’alto senno. 10 Poi si ridusse Israel in Egitto,
Ed in quelle di Cam contrade fiere
Per lungo tempo abitò forestiere:
U’ benchè fosse duramente afflitto,
In numero e poter da Dio cresciuto,
Contr’a’ nemici suoi fu sostenuto. 11 Esso voltò de’ loro albergatori
Le menti, a machinar offese e danni
A’ servi suoi con arti e con inganni.
Fin, che per raffrenar i lor furori,
Mosè fu loro dal Signor mandato,
Insieme con Aron da lui sagrato. 12 Quelli, fra loro, opre meravigliose,
Nel Nome suo per sua virtute fero,
E prodigi di Cam nel regno altero.
Nebbie ei mandò spesse e caliginose,
Che d’atra notte il ciel intenebraro,
Nè quegli i detti suoi mai trapassaro. 13 In un tratto lor fonti e stagni e rivi,
Fe’ divenir abominevol sangue:
Ond’il pesce morì fetente esangue:
E perchè furo d’obbedirgli schivi,