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salmo cv. 203

     In Egitto, ove fu schiavo venduto,
     E ne’ ferri in prigion dira tenuto.
8          L’arcana del Signor fissa sentenza,
     A questo lo provò duro cimento;
     Infin ch’ebber le cose compimento,
     Predette già da l’alta provedenza.
     A liberarlo allor mandò repente
     Di genti il re dominator potente.
9          Sopra la reggia sua gli diè balía,
     E nel civil governo maggioranza,
     Dovunque s’estendea la sua possanza:
     Anche su’ prenzi piena rettoría,
     Per ritenergli nel dover a cenno,
     E ’l Senato guidar con l’alto senno.
10          Poi si ridusse Israel in Egitto,
     Ed in quelle di Cam contrade fiere
     Per lungo tempo abitò forestiere:
     U’ benchè fosse duramente afflitto,
     In numero e poter da Dio cresciuto,
     Contr’a’ nemici suoi fu sostenuto.
11          Esso voltò de’ loro albergatori
     Le menti, a machinar offese e danni
     A’ servi suoi con arti e con inganni.
     Fin, che per raffrenar i lor furori,
     Mosè fu loro dal Signor mandato,
     Insieme con Aron da lui sagrato.
12          Quelli, fra loro, opre meravigliose,
     Nel Nome suo per sua virtute fero,
     E prodigi di Cam nel regno altero.
     Nebbie ei mandò spesse e caliginose,
     Che d’atra notte il ciel intenebraro,
     Nè quegli i detti suoi mai trapassaro.
13          In un tratto lor fonti e stagni e rivi,
     Fe’ divenir abominevol sangue:
     Ond’il pesce morì fetente esangue:
     E perchè furo d’obbedirgli schivi,