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salmo cii. 195

     Le genti in schiera folta
     A te, Signor, verranno,
     E ti riveriranno.
     Anche del mondo tutti i prenzi e regi,
     A te daran d’eterna gloria i pregi.
8          Quando ’l Signor la mano
     Avrà messa a rifar Sion diserta,
     E del regno sovrano
     Al mondo svelerà la gloria aperta
     Qualor fie, che converta
     Gli occhi a la prece ardente
     De l’afflitta sua gente.
     E racquetato più non abbia a schivo
     Il suo pregar di zelo acceso e vivo.
9          A la gente futura
     Ciò fie scritto per fida ricordanza:
     Onde l’età ventura
     Ti renderà di laudi l’onoranza.
     Che da la santa stanza
     Del cielo tuo sublime,
     Le parti basse ed ime
     Mirar ti piacque, con i lumi desti,
     E de’ fedeli tuoi cura prendesti.
10          Perch’ad udir ti pieghi
     De’ carcerati i gridi dolorosi:
     E que’ liberi e sleghi,
     Che dura morte aspettan angosciosi:
     Onde cantin gioiosi
     In Sion le tue lodi:
     Ed in festivi modi
     Sienti in Salem sacrati i pregi degni,
     Quando a servir verranti e gente e regni.
11          Ei m’atterrò tra via,
     E le forze fiaccò, sì che repente
     Scorciò la vita mia.
     Onde porsi al mio Dio prece dolente,