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186 | i salmi di david |
E vaghi e ’mpazienti,
Commiser in tentarmi atroci errori.
Onde adirato lor spesso mostrai
D’opre ammirande i gloriosi rai.
7 Per quarant’anni intieri,
Quella gente mi fu di noia acerba.
Onde, in isdegni fieri,
Giurai, Torta di cor, schiatta superba,
Cui d’obedirmi è grave ed odioso,
Non fie ch’entri giammai nel mio riposo.
SALMO XCVI.
1 Intonate canti nuovi
A la gloria del Signore:
Tutto ’l mondo ora si provi
Di dar al suo Nome onore.
Predicate a tutte l’ore
La bramata alma salute,
Che ne porge sua virtute.
2 Fra le genti fate chiari
I suo’ pregi e meraviglie:
Che ’n grandezza non ha pari,
E non pur chi lo somiglie.
Infra popoli e famiglie,
Di sue laudi in terra sole,
Fate il bando altero vole.
3 Sopra quanto ’l mondo adora,
Egli è di terror armato:
Che qual altro Dio s’onora,
Idolo è da l’uom formato:
Ma il Signor ha ’l ciel creato:
Ed ingombra, lampeggiante,
Di splendor le celle sante.
4 O voi, schiatte di Gentili,