Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/198

178 i salmi di david

     E di tua gloria a’ lor figli e nipoti
     Sieno gli effetti noti.
     Fa che ’l sereno tuo volto giocondo
     Soavemente ne lampeggi a tondo:
     Ed ogni impresa nostra, ogni consiglio
     Guida diritto con benigno ciglio.


SALMO XCI.

1          Chi, del mondo in disparte,
     Sceglie presso al Sovran stanza romita,
     Per riposto e sicur porto di vita,
     N’unque da lui si parte:
     L’Onnipotente, con l’ombra de l’ale,
     Gli è ripar d’ogni male.
2          Di quest’eterno vero
     L’alma mia consolata il frutto coglie:
     E con accesa fè la lingua scioglie
     Al Signor: In te spero,
     O mio Dio, o mia Rocca e schermo fido,
     In te lieto m’affido.
3          E per te mi risponde
     Santo pensier, in spirital quiete,
     Egli ti scampa da l’infida rete,
     Ch’uccellator asconde:
     E da quelle che fa stragi funeste
     Dipopolante peste.
4          Qual co’ distesi vanni
     Augel a’ figli fa cauta difesa,
     Egli ti copre di mortal offesa
     E di gravosi danni:
     Ed a l’aspre ferite il lato ignudo
     Cinge di forte scudo.
5          Nè notturno terrore,
     Nè volante nel dì snella saetta,