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176 | i salmi di david |
Scherniscon del tuo Cristo. Or a Dio date
Sien lodi eternamente.
SALMO XC.
1 D’una in un’altra successiva etade
A noi, tuo popol caro,
Magion fusti, Signor, schermo e riparo,
Mentre calcammo pellegrine strade.
L’eccelsa tua Deitade,
De’ monti innanzi che formassi i gioghi,
O de la terra gli abitati luoghi,
Ab eterno in eterno immota siede,
Nè a corso o variar del tempo cede.
2 Qualor tu vuoi troncar l’umana vita,
Repente si risolve
L’egra salma carnal in trita polve.
Se sentenza dal ciel tuona bandita,
Or fate dipartita,
Figli d’Adam, da la terrena loggia.
Che mille anni ti son non d’altra foggia,
Che la scorsa d’ier luce diurna,
O la breve a varcar veglia notturna.
3 Ratto gl’involi, qual ondosa piena
Preda i campi rapace:
N’altro sembran ch’un van sogno fallace.
Vaga verzura in molle piaggia amena,
Se l’alba il dì rimena,
Il mattutino lor fiorir pareggia.
Quella di fresco umor pregna verdeggia:
Ma langue al vespro di stagion estiva,
O segata riman di vigor priva.
4 Così del cruccio tuo ne strugge il foco,
E l’ira violenta
Di trepido terror ange e sgomenta