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salmo lxxxix. 175

     Con onta e vituperi,
     Spietate l’assalir genti vicine.
     Per vittoria fastosa,
     I suo’ contrari alteri
     Festi scoppiar in gridi giubilanti:
     E ’l taglio ribattesti
     Al suo coltel, sì ch’a’ nemici infesti
     Star non potè davanti.
19          Di gloria il raggio, ond’era lampeggiante,
     Hai rintuzzato e spento:
     E traboccato al suolo
     Del patrio impero il solio trionfante:
     Ed in breve momento,
     Fatto fuggir a volo
     Degli anni giovenili il vago fiore:
     D’onta tu l’hai ravvolto.
     Vuoi tu sempre celarci il dolce volto,
     Nè più mostrarti fuore?
20          Ferveranti in eterno in petto l’ire?
     Or l’esser mio mondano
     Fral e breve abbi a mente.
     Perchè facendo noi così perire
     Creato avresti in vano
     Tutta l’umana gente?
     Chi ’l morir scampa ne l’avello vede?
     Ov’è la grazia pia,
     Ch’al tuo caro David giurasti pria,
     Per tua verace fede?
21          De l’obbrobrio, Signor, memoria tieni
     Ch’a’ tuo’ santi e fedeli
     Profane genti fanno;
     Onde pregni portiam e petti e seni.
     Perchè fitte crudeli,
     Con lingue audaci, danno
     Del Re tuo sacro al pover rimanente:
     E le tarde pedate