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170 i salmi di david

     Ad alto fiotto contra me correnti
     Di forza tutto giorno.
     Tu dileguasti amici e conoscenti:
     Ogni compagno mi s’è fatto strano,
     E ’l ricercarne alcun mi fora in vano.


SALMO LXXXIX.

1          Quanto ’l Signor sie buono e grazioso
     Vo’ cantar senza fine:
     E a tutte etadi il grido
     Far di sua verità chiaro e famoso.
     Che le grazie divine
     (Mi dice un pensier fido)
     Sono in eterno salde e stabilite:
     E su l’eteree spere,
     De le parole sue, costanti e vere,
     Le stampe egli ha scolpite.
2          Al sacro Eletto mio, disse il Signore,
     Per amorevol patto,
     Volli obligar la fede:
     Ed a David, mio caro servidore,
     Con giuramento fatto,
     Promisi la mercede,
     Di stanziar il suo real legnaggio
     Fermo in eternitade:
     Sì ch’abbia il solio suo, per ogni etade
     Di durar il vantaggio.
3          Meco, Signore, vanteranno i cieli
     L’alte tue meraviglie:
     E ’l tuo sagrato vero
     I cori bandiran de’ tuo’ fedeli.
     Perchè chi ti somiglie,
     In essenza od impero,
     (Non ch’a te possa pari gloriarsi)