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158 i salmi di david

     Propizio ti risposi,
     Celando in tuoni ombrosi
     De la mia faccia il lampo.
6          A l’acque di contesa,
     Fei di provarti impresa.
     Dissi: O mia gente, ascolta.
     Ecco ciò che far dèi,
     Avessi a’ detti miei
     L’orecchia pur rivolta.
7          Non adorar, insano,
     Idolo o nume strano,
     Nè lo tenerti appresso.
     Tuo Dio son e Signore,
     Che t’ho tirato fuore
     D’Egitto ove eri oppresso.
8          Apri pur largamente
     La bocca, che contente
     Farò le brame tue.
     Ma ’l popol mio perverso,
     Da me di cor averso
     Sempre ribello fue.
9          Perciò il suo duro petto,
     E lo stolto concetto,
     Sciolto il lasciai seguire.
     Oh, fosse stato attento
     A me, di buon talento
     Pe’ mie’ sentier gradire!
10          Foran repente stati
     Da me vinti e prostrati,
     I suo’ nemici felli.
     E a lui renduti umili,
     In modi finti e vili,
     Del Signor i ribelli.
11          E tal età beata
     Sarebbe lor durata
     Per secoli infiniti.