Propizio ti risposi,
Celando in tuoni ombrosi
De la mia faccia il lampo. 6 A l’acque di contesa,
Fei di provarti impresa.
Dissi: O mia gente, ascolta.
Ecco ciò che far dèi,
Avessi a’ detti miei
L’orecchia pur rivolta. 7 Non adorar, insano,
Idolo o nume strano,
Nè lo tenerti appresso.
Tuo Dio son e Signore,
Che t’ho tirato fuore
D’Egitto ove eri oppresso. 8 Apri pur largamente
La bocca, che contente
Farò le brame tue.
Ma ’l popol mio perverso,
Da me di cor averso
Sempre ribello fue. 9 Perciò il suo duro petto,
E lo stolto concetto,
Sciolto il lasciai seguire.
Oh, fosse stato attento
A me, di buon talento
Pe’ mie’ sentier gradire! 10 Foran repente stati
Da me vinti e prostrati,
I suo’ nemici felli.
E a lui renduti umili,
In modi finti e vili,
Del Signor i ribelli. 11 E tal età beata
Sarebbe lor durata
Per secoli infiniti.