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156 i salmi di david

6          Largamente ombreggiava
     Ogni monte sublime:
     Co’ tralci pareggiava
     De’ cedri l’alte cime.
     I lieti rami sporse
     Infin a l’ampio mare:
     Co’ rampolli trascorse
     Fin a toccar d’Eufrate le fiumare.
7          Ora perchè, Signore,
     L’hai tu schiusa e sfasciata:
     Sì ch’a ruba e furore,
     Passanti l’han spogliata?
     I rapaci cinghiali
     Le diero un fiero guasto:
     E’ selvaggi animali
     La fer di lor ingorde brame il pasto.
8          O Dio d’armate schiere,
     Con la faccia benigna,
     Da le celesti spere,
     Riguarda questa vigna:
     Que’ nobili magliuoli
     Da la tua man piantati:
     Ed i dolci figliuoli
     In vigor già da te pieno allevati.
9          In cenere ridutti,
     Di sè non lasciar traccia:
     Son recisi e distrutti
     Per l’agra tua minaccia.
     Ma pur sie la tua mano
     Su l’uom, che con la destra,
     Infra ’l legnaggio umano,
     Di forza armasti valorosa e destra.
10          Nè da te dipartita
     Unque farem ritrosi:
     Se ci mantieni in vita
     T’invocherem pietosi.