6 Largamente ombreggiava
Ogni monte sublime:
Co’ tralci pareggiava
De’ cedri l’alte cime.
I lieti rami sporse
Infin a l’ampio mare:
Co’ rampolli trascorse
Fin a toccar d’Eufrate le fiumare. 7 Ora perchè, Signore,
L’hai tu schiusa e sfasciata:
Sì ch’a ruba e furore,
Passanti l’han spogliata?
I rapaci cinghiali
Le diero un fiero guasto:
E’ selvaggi animali
La fer di lor ingorde brame il pasto. 8 O Dio d’armate schiere,
Con la faccia benigna,
Da le celesti spere,
Riguarda questa vigna:
Que’ nobili magliuoli
Da la tua man piantati:
Ed i dolci figliuoli
In vigor già da te pieno allevati. 9 In cenere ridutti,
Di sè non lasciar traccia:
Son recisi e distrutti
Per l’agra tua minaccia.
Ma pur sie la tua mano
Su l’uom, che con la destra,
Infra ’l legnaggio umano,
Di forza armasti valorosa e destra. 10 Nè da te dipartita
Unque farem ritrosi:
Se ci mantieni in vita
T’invocherem pietosi.