Di cara greggia in guisa,
Di sopra a’ Cherubini,
Ov’è tua gloria assisa,
Fa sfavillar gli sguardi tuo’ divini. 2 E desta il tuo potere,
E soccorri Efraino,
E Manasse e le schiere
Del picciol Beniamino.
Accorri a nostro scampo
E noi lassi ristora:
Fanne apparir il lampo
Del tuo volto e sarem salvati allora. 3 O Dio di schiere armate,
Infin a quando nieghi,
Pregno d’ire infocate,
D’udir i nostri prieghi?
Tu ne cibi e satolli
Di dolorosi pianti:
L’aride foci molli
Ne fa il colar di lagrime abondanti. 4 Co’ vicini ed amici
Ne ponesti in contesa:
E festi che’ nemici
Fan di schernirci impresa.
O Dio di stuoli armati
Sollevaci e ristora:
Tosto sarem salvati,
Che del tuo volto spunterà l’aurora. 5 Già d’Egitto recasti
Una vigna novella:
Le genti tu cacciasti
Per dar il luogo a quella.
Ne l’isgombro terreno
Mise radici a fondo:
Sì che tosto ripieno
Fu de la terra tutto ’l suolo a tondo.