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146 | i salmi di david |
9 In mezzo de le genti,
Di quanto vali e puoti,
Festi gli effetti noti.
A Iacob e Iosef fiacchi e languenti,
Del divin braccio tuo l’invitta possa
Scampo diede e riscossa.
10 Allor del vasto mare
I flutti tempestosi
Ti vider paurosi.
Dal fondo festi ancor gorghi tremare:
E le nubi versar ondose piene
Su le piagge terrene.
11 Per lo giro del cielo
De’ tuo’ scoppianti tuoni
Andaro attorno i suoni:
E ’l balenar sgombrò di notte il velo:
Ned al vibrar di tue sparse saette
La terra immota stette.
12 E ti festi un sentiero
Del mar per mezzo l’onde,
Spartite in erte sponde.
Disciolto poi l’acquoso mucchio altero,
Non più di quella tua chiara passata
Restò segno o pedata.
13 E la tua cara gente,
Per le mani pietose
D’Aaron e di Mose,
Qual mandra tu guidasti pianamente:
Fin che fermò le sue vaganti piante
Ne le contrade sante.
SALMO LXXVIII.
1 Ascolta, o popol mio, l’alma dottrina,
Che di spiegarti in alti modi intendo: