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incantano, e se il sublime lirico di Giuda assume troppo spesso il fare e il colore di una laude, ritiene però tutta la verità del sentimento morale che l’informava. Il Diodati tradusse i salmi anche in rime francesi, e non fu curato da coloro che avevano la traduzione di Marot; ma noi non abbiamo finora che traduttori anelanti ad un falso lirismo oraziano e pindarico, senza alcun vivo sentimento dello spirito intimo de’ Canti di David; centoni classici senza punto oro, ma con tutto l’orpello della superstizione romana.

Abbiamo fatto in passato un’edizione de’ Salmi, e nella serva Italia fu tutta esaurita. Ora nella