E al meschin senz’aita,
Salute porgerà potente e fida,
Con l’alma di pietade intenerita.
Le dolenti persone
Trarrà d’afflizione,
Lor vita salverà d’oltraggi e frodi,
Pregiando ’l sangue lor in cari modi. 7 Ei viverà regnando prosperoso:
E copia d’oro fine
Gli offerirà ciascun volonteroso,
Nuove chiedendo a lui grazie divine.
In terra seminata
Di grano una menata,
Per li monti romor faran le biade,
Qual nel Liban sentir ventando accade. 8 Per le città rampollerà la gente,
Qual in piaggia verzura;
E d’esso fie che ’l Nome chiaramente
S’erga e trapassi in ogni età ventura,
Mentre girerà il sole,
Su la terrena mole:
E tutti in lui si vanteran beati,
E felice il diran con canti grati. 9 Or, date lodi al gran Signor sovrano,
A lo Dio d’Israelle,
Che solo puote oprar, con l’alta mano,
Di meraviglie ognor prove novelle.
E d’esso, senza posa,
La gloria maestosa
Ciascun risuoni, e sie ripieno ’l mondo
Di sua fama e splendor, a tondo a tondo.