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134 i salmi di david

     Chi può vantarsi uguale
     A te, ch’afflitto m’hai
     Di tante angosce e guai?
     E poscia ritraesti
     La gravosa mia salma
     In luce vital alma,
     Dagli abissi funesti?
11          Il mio poter e regno
     Accrescesti di molto.
     Di nuova gioia il segno
     M’ergesti a me rivolto.
     Ond’io lodar ti chero,
     Con cetra e con saltero.
     E la tua fè costante,
     O Santo d’Israelle,
     Alzar fin a le stelle
     Con inni e note sante.
12          Le mie labbra in accenti
     Festivi scoppieranno,
     Co’ suoni de’ strumenti
     Che ti salmeggeranno.
     E l’alma riscattata,
     E la lingua snodata,
     Ognor la tua drittura
     Canteran, che ’nemici
     Son periti infelici,
     Involti d’onta scura.


SALMO LXXII.

1          De le tue leggi, o Dio, dona il savere
     Al sacro Rege eletto.
     Di tua giustizia le notizie vere
     Spira al figlio del Re nel senno e petto,
     A fin che la tua gente