Ne le tue braccia accolto,
Uscendo fuor del fondo
De l’alvo ov’era involto:
Tu men traesti fuora.
Per te ho cantato ognora,
Con gioia e con diletto.
Sono a molti odioso,
Qual mostro spaventoso,
Ma tu se ’l mio ricetto. 4 Di tua lode ed onore
Sie la mia bocca piena:
Sgorghine, a tutte l’ore,
La traboccante vena.
Ora, che l’orlo estremo
Degli anni calco e premo,
Ad or ad or mancando:
E che ’n me tutta langue
La mia virtute esangue,
Da te non darmi bando. 5 Perch’e’ nemici miei
Hanno contra me presi
Molti consigli rei,
A farmi agguati intesi.
Dio l’have disarmato
Del suo favor usato.
Or si persegua e prenda,
Dicon, scampar non puote,
Che nissun il riscote,
Nè v’è chi lo difenda. 6 O Dio, non star lontano,
Dio mio, che ’n fede adoro,
Tosto spiega la mano
A mio scampo e ristoro.
Sien confusi e distrutti
I mie’ nemici tutti.
E chi crudel procaccia