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salmo lxx. | 131 |
Quei che’ tuo’ sguardi santi
Cercan con mente desta.
3 Esalti tua virtute
Chi, con ardente brama,
Ognor procaccia ed ama
La tua alma salute.
E perch’ad uopo aiute,
O fido Redentore,
Me povero dolente,
Accorri di presente,
Nè far lunghe dimore.
SALMO LXXI.
1 O Signor, in te spero,
Non darmi in preda eterna
Ad onta e vitupero.
Porga la tua paterna
Mercè scampo ed aita,
A l’alma mia smarrita.
A me l’orecchio inchina.
Siimi castello e torre,
U’ mi possa ricorre
Da piena repentina.
2 Tu de la mia salvezza
Festi l’alto decreto:
Perchè sei mia fortezza,
Mio ripar erto e queto.
Riscuotimi, o Dio mio,
De l’uom fellone e rio
Da le mani spietate.
Tu mi fusti speranza
E salda confidanza,
Da la mia prima etate.
3 Fui, da che nacqui al mondo,