15 Genti d’orgoglio insane
A’ tuo’ piedi, Signor, fiacca ed atterra;
Che fan d’argentee piastre
In sul terren le lastre:
E si dilettan in contese e guerra.
E da parti lontane,
Per supplicarti, umili
Mandino Egizj i lor ambasciadori:
Corran, porgendo a te le mani i Mori,
E a’ tuo’ s’arrendan cenni signorili. 16 O voi, regni del mondo,
Le lingue e’ cori, al Signor sciogliete
Per dargli onori e fregi
Di sempiterni pregi.
Temprate i suoni con le note liete,
Vantando lui ch’a tondo,
In foggia maestosa,
De’ cieli eterni lo stellante suolo
Ratto cavalca ed è portato a volo,
E quindi tuona in voce poderosa. 17 Di sua possa infinita
E del valor, ch’è sopra tutti i cieli,
E su Iacob si spande,
In maniere ammirande,
Siate per tutto banditor fedeli.
Da tua Magion gradita
Apparisci tremendo:
E ’l popol tuo, tratto di servitute,
Tu rinforzi, Signor, d’alma virtute.
Lodato sie il tuo Nome riverendo.