Mutò faccia e color, l’almo paese,
E, qual neve in Salmon, bianco divenne. 8 O voi, monti famosi,
Monti frequenti in alte vette e gioghi:
Di Basan colli opimi,
Perchè salir sublimi,
Per gareggiar a prova i primi luoghi
D’onori gloriosi?
Questo monte gradire
Piacque al Signore per lo seggio altero,
Del suo divin universal impero,
N’unque lo muterà per l’avvenire. 9 In aringate schiere
Armati cavalier a mille a mille,
Fanno al Signor d’intorno
Trionfal cerchio adorno.
E par, che ’l Tempio tutto arda e sfaville
Di celesti lumiere,
Come un Sina novello.
Salisti in alto, e dietro a te prigioni
Tratti, prendesti da’ ribelli doni,
Per abitar nel tuo real ostello. 10 Or date a Dio le lodi
D’alma bontade e d’invitta fortezza:
Che tuttor de’ suo’ beni
Ne dà ruscelli pieni.
Ei n’è liberator, ei n’è salvezza:
E ’n mano tiene i modi
Di scamparci dal chiostro
D’oscuro avello e spaventosa morte,
Ond’aprir puote e risserrar le porte,
Redentor, Padre, Signor e Dio nostro. 11 Ei de’ nemici suoi
Il capo triterà fiero ed irsuto,
Di color che ’n peccati
Camminan ostinati.