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E gli dà chiaro vanto
In giubilanti modi.
SALMO LXVI.
1 Date al Signor gridi sonori,
O voi del mondo i cittadini:
Del nome suo gli eccelsi onori
Vantate in suoni pellegrini:
Ed in maniere gloriose
Le lodi sue fate famose.
2 E dite a Dio: Quanto tremende
Sono di te le prove altere?
A te, Signor, vinta s’arrende,
Con basse note lusinghiere,
De’ tuo’ nemici la fierezza,
Del tuo poter per la grandezza.
3 Caggiati l’universo innante,
Salmeggi, esalti, in voci liete,
L’alto tuo Nome trionfante.
Venite pur, di Dio vedete
L’illustre oprar, che tant’eccede
Ogni mortal potenza e fede.
4 Egli cangiò il profondo mare
In un sentier di greto asciutto.
A piè, per gorghi e per fiumare,
Egli have il suo popol condutto.
E quivi in lui giubilo chiaro
I padri nostri celebraro.
5 Egli in eterno signoreggia
Per l’infinito suo potere:
E da la sua celeste seggia
Tutte le genti sa vedere.
Nè fie giammai ch’innalzi quelli
Che contro lui s’ergon ribelli.