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salmo lxv. 119

     E gli dà chiaro vanto
     In giubilanti modi.


SALMO LXVI.

1          Date al Signor gridi sonori,
     O voi del mondo i cittadini:
     Del nome suo gli eccelsi onori
     Vantate in suoni pellegrini:
     Ed in maniere gloriose
     Le lodi sue fate famose.
2          E dite a Dio: Quanto tremende
     Sono di te le prove altere?
     A te, Signor, vinta s’arrende,
     Con basse note lusinghiere,
     De’ tuo’ nemici la fierezza,
     Del tuo poter per la grandezza.
3          Caggiati l’universo innante,
     Salmeggi, esalti, in voci liete,
     L’alto tuo Nome trionfante.
     Venite pur, di Dio vedete
     L’illustre oprar, che tant’eccede
     Ogni mortal potenza e fede.
4          Egli cangiò il profondo mare
     In un sentier di greto asciutto.
     A piè, per gorghi e per fiumare,
     Egli have il suo popol condutto.
     E quivi in lui giubilo chiaro
     I padri nostri celebraro.
5          Egli in eterno signoreggia
     Per l’infinito suo potere:
     E da la sua celeste seggia
     Tutte le genti sa vedere.
     Nè fie giammai ch’innalzi quelli
     Che contro lui s’ergon ribelli.